XXI Premio Abbiati – vincitori stagione 2000-2001
Riunione Milano, 12 aprile 2002
Dopo la discussione collegiale e in base alle segnalazioni scritte dei soci dell’Associazione, la giuria della 21a edizione del Premio “Abbiati” (Andrea Estero, Franca Cella, Sandro Cappelletto, Franco Chieco, Duilio Courir, Angelo Foletto, Enrico Girardi, Giorgio Gualerzi, Mauro Mariani, Gian Paolo Minardi, Carla Moreni, Paolo Petazzi, Claudio Tempo) riunita a Milano il 12 aprile 2002, ha designato i vincitori della 21esima edizione.
Per la raffinata lettura musicale di Ivor Bolton, e lo spettacolo sobrio ma avvincente di Graham Vick (scene e costumi di Richard Hudson, luci di Mattews Richardson).
Per lo storico ciclo beethoveniano realizzato con la Filarmonica di Berlino all’Accademia di Santa Cecilia di Roma, e per la matura vertigine drammatica svelata nel Simon Boccanegra di Verdi a Ferrara, Parma e Bolzano.
Per l’insieme dell’attività concertistica e l’esecuzione del Trionfo dell’onore al Festival Scarlatti di Palermo.
Per le esecuzioni della Winterreise di Schubert.
Per il lavoro meditato e originale svolto con gli Amici della Musica di Padova e con l’Orchestra di Padova e del Veneto, con pianificazioni artistiche che hanno unito la presentazione del repertorio alla ricerca e all’attività didattico-promozionale.
Momento maturo e compiuto della sua penetrante ricerca poetica e compositiva, rappresentata a Venezia in una preziosa esecuzione musicale e scenica che ha restituito l’audace ricercatezza della concezione compositiva e multimediale.
Per la profondità interpretativa e la bellezza spettacolare del Don Carlo di Verdi (Genova, Teatro Carlo Felice) e per l’allestimento del dittico Volo di Lindbergh/Sette peccati capitali di Brecht/Weill (Macerata, Teatro Rossi).
Per La donna del lago (Pesaro) e Ginevra di Scozia (Trieste)
Per la qualità e la determinazione artistica, nell’impegno di programmazione e divulgazione di titoli rari del repertorio operistico, suffragata dalle recenti e continuative prime esecuzioni italiane.
Messa in scena da Franco Zeffirelli che ha vinto la sfida rappresentativa nel mini-palcoscenico del Teatro Verdi di Busseto, con efficace disegno degli spazi e studiata impostazione registica calibrata sulla recitazione individuale dei giovani interpreti.
Per l’opera di promozione della conoscenza e dello studio del repertorio liutistico sostenuta con borse di studio per giovani strumentisti, nonché attraverso una ricercata e specifica programmazione concertistica.