VII Premio Abbiati – vincitori stagione 1986-87
Riunione Bergamo, 19 novembre 1987
La commissione della 7a edizione del Premio “Abbiati” riunita a Bergamo il 19 novembre 1987, ha designato i vincitori per gli anni 1986-87.
Per il complesso delle sue attività, in particolare per “Il suono e lo spazio” realizzato dalla Rai di Torino.
Per la sua fondamentale lezione nel pianismo del nostro secolo e per i concerti in Vaticano, testimonianza ulteriore di una grande personalità della musica, con l’auspicio che torni a essere protagonista anche nel suo paese.
Interprete lucido e incomparabile di ogni partitura affrontata, per la concertazione dei concerti romani a Villa Medici, che hanno offerto la misura delle sue qualità inventive nell’interpretazione di Berlioz e Ravel.
Per l’estro fantastico e il dominio poetico delle sue invenzioni particolarmente apprezzate nelle scene e i costumi di Orfeo ed Euridice di Gluck (Teatro Regio, Parma).
Per Traviata al Comunale di Bologna, Alina a Ravenna e Attila a Martina Franca nelle quali ha dato prove efficacissime di una preparazione non comune e di spiccata personalità.
Per il progetto delle Celebrazioni organizzate con affascinante respiro di idee.
Realtà musicali a confronto di Cagliari.
Per la delicata amorosa riscoperta e l’esecuzione di Athys di Lully (Teatro Metastasio di Prato-Maggio Musicale Fiorentino).
Per la fantastica inventiva di soluzioni adottate in La damnation de Faust (Teatro Comunale, Bologna) e Turandot a (Festival Puccini, Torre del Lago).
Per l’interpretazione di Desdemona (Teatro alla Scala, direttore Carlo Kleiber) e per l’intelligenza stilistica delle sue doti vocali in straordinaria progressione nella sua lunga carriera.
Ispirata al mondo poetico di Pasolini.